Nonsense a Nord del Tamigi torna, domenica 21 febbraio alle 19 al Te.Co. – Teatro di Contrabbando (via Docleziano – Napoli).
Recentemente, lo spettacolo ha vinto Stazioni d’Emergenza Atto VII, la rassegna nazionale aperta alle formazioni teatrali di ultima generazione – Nuove esperienza di drammaturgia per nuovi segni scenici organizzata da Galleria Toledo,
La messa inscena è ad opera di Valerio Bruner, diretta e adattata da Alessandro Palladino in scena insieme a Francesca Romana Bergamo, Valerio Bruner, Luca Sangiovanni e Chiara Vitiello.
La replica del 21 febbraio sarà speciale in quanto non prevede un biglietto ma sarà a cappello ed il pubblico potrà lasciare un’offerta in base al gradimento per la rappresentazione.
SINOSSI:
Ralph Kennigan è un bevitore incallito con il pallino della poesia. Sam è il suo amico di pezza. Jenna è l’incontro che nessuno dei due si sarebbe mai aspettato.
Nonsense a Nord del Tamigi è la storia di un viaggio surreale a bordo di un treno metropolitano diretto a Nord di Londra, così lontano che nessuno sa cosa si celi oltre il confine. Un viaggio, apparentemente caotico e privo di senso, in cui il protagonista sarà chiamato a fare i conti con mille proiezioni e deformazioni di se stesso e della sua più grande paura: la donna.
Il testo è autobiografico e prende ispirazione da alcuni fatti realmente accaduti al suo autore. Un irriverente viaggio escatologico tra reale e surreale, comico e tragico, completamente folle e volutamente scevro da punti di riferimento. Un impertinente e imbarazzante ricerca dell’Io che contrappone l’uomo alla sua più grande nemesi: la donna. L’uomo di oggi, con le sue illusioni e consapevolezze, contro se stesso. Contro la realtà del suo inconscio, che si estrinseca in un mondo fatto di carne, ossa e di personaggi simbolici maledettamente destabilizzanti. Lo scenario: la Londra di oggi, luogo di attrazione e repulsione dove l’autore ha vissuto per qualche tempo, con tutti i suoi controsensi, o meglio “nonsensi”. La Londra dei piccoli pub dimenticati da Dio, di metropolitane polverose e di loschi appartamenti di periferia abitati da altrettanto loschi figuri. (Alessandro Palladino)