Il Ballet Black è una compagnia di danza moderna fondata nel 2001 da Cassa Pancho e supportata dalla Royal Opera House. La formazione, vincitrice del Dance Award 2012 come miglior compagnia indipendente del Regno Unito, si dedica a diversificare il balletto classico con un repertorio che arriva, però, anche fino al contemporaneo. La sua fondatrice e direttore artistico è, appunto, Cassa Pancho: discendenze inglesi e di Trinidad, ha studiato alla Royal Academy of Dance e dopo la laurea ha dato vita al Ballet Black con l’intenzione di creare modelli di ruolo ai giovani danzatori africani e asiatici. Cassa Pancho – che è anche “alumni” del programma leadership del National Theatre “Step Change”, supportato da Nicholas Hytner e Nick Starr – ha aperto pure la Ballet Black School e nel 2004, il BB Associate Programme, che attualmente ha oltre 200 membri. Un progetto necessario e coraggioso, dunque è alla base della compagnia che spiega: «Il nostro obiettivo finale è quello di vedere un cambiamento fondamentale nel numero di ballerini neri e asiatici coinvolti nelle compagnie di balletto tradizionali, e di rendere dunque l’esistenza di Ballet Black meravigliosamente inutile».
Al Napoli Teatro Festival 2015, e nella splendida cornice del Castel Sant’Elmo con meraviglioso annesso panorama, il Ballet Black presenta: Second Coming e A Dream Within a Midsummer Night’s Dream e, quindi, Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare.
Due parti di 35 minuti ciascuna, una coreografata da Mark Bruce e l’altra da Arthur Pita e con gli stessi otto ballerini bravi ed espressivi. Ma se la prima coreografia manca di impeto, di una scena trainante, di emozione tanto che gli applausi sono svogliati e tiepidi, la seconda si ravviva, si sente la storia e il coinvolgimento sia da parte del coreografo che degli stessi danzatori. Tutto è più fluido e poetico, si sogna, si immagina, si ride e si va oltre la tecnica coreografica, oltre la cortina, si giunge nella pura e semplice Fantasia.