In scena, al Teatro Bellini di Napoli, Chi Ha Paura Di Virginia Woolf? di Edward Albee, con Milvia Marigliano, Valentina Picello, Edoardo Ribatto e Arturo Cirillo, che ne cura anche la regia; una produzione Tieffe Teatro Milano (repliche fino al 31 Gennaio).
Scritto nel 1962 e andato in scena a Broadway, Chi Ha Paura Di Virginia Woolf? è ritenuto un capolavoro della drammaturgia novecentesca. Trasposto anche sul grande schermo, con l’indimenticabile interpretazione di Liz Taylor,narra dell’incontro/scontro tra due coppie di generazioni diverse: da un lato George e Martha, lui professore universitario senza ambizioni, lei figlia del rettore dell’università; dall’altro i giovani sposini Nick e Honey, invitati a casa dei primi per un dopo-festa. Complici alcool e frustrazioni represse, la serata prenderà le connotazioni di un vero gioco al massacro fra i quattro, dove verranno messi a nudo conflitti interiori, fragilità e fallimenti sia dei personaggi singoli che dei loro rapporti di coppia. “Come in un interrogatorio o tortura – spiega Cirillo – siamo in un salotto, giocando alla propria distruzione, allo stato di noia che nasce dopo la perversione, a quel non saper più cosa fare dopo aver fatto fuori tutto. Nel distruggere l’altro si distrugge noi stessi, e poi ci si trova senza più difese, come il nostro Occidente, incapace di uscire da se stesso e di vedere il mondo”.
Lo spettacolo che imbastisce Arturo Cirillo, a mezzo secolo dal suo debutto, appare ancora fresco, energico, pieno di colpi di scena e frizzante. Complice anche l’ottimo livello degli interpreti e una lettura del testo moderna, che sa mettere in risalto – giustamente – momenti esilaranti alternati a momenti di cinismo e cattiverie molto poco “politically correct”. Insomma, la giusta chiave per rileggere un testo che, oggi più che mai, appare attuale, interessante, entusiasmante. Semplici ed efficaci le scene di Dario Gessati, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Mario Loprevite.
Da vedere.