Grande debutto in prima mondiale al teatro Royal Lyceum di Edimburgo – lo scorso 18 giugno – di “The driver’sseat”, spettacolo tratto dall’omonimo libro di Muriel Spark per la regia di Laourie Sansom che vede tra i protagonisti l’attore Ivan Castiglione.
“The driver’sseat”, prodotto dal National theatre of Scotland sarà in scena teatro Royal Lyceum di Edimburgo fino al 27 giugno, per poi spostarsi al teatro Tramway di Glasgow dal 2 al 4 luglio. Nel Cast: Ivan Castiglione, Morven Christie, Ryan Fletcher, Gabriel Quigley, Sheila Reid, Michael Thomson e Andrea Volpetti.
Ivan Castiglione, il primo attore Italiano a lavorare con il prestigioso National theatre of Scotland – uno dei più importanti teatri del Regno Unito – si è fatto apprezzare in Italia grazie alle diverse fiction di successo italiane e spettacoli teatrali, tra cui baccanto a Claudia Cardinale, “Educazione Siberiana” e “Gomorra”, nei panni di Roberto Saviano che gli è valso il Golden Grall come migliore attore teatrale italiano nel 2008.
“The driver’sseat” racconta di Lise, una donna di un paese imprecisato dell’Europa del nord, che ha un carattere strano e isolato. Lise intraprende un viaggio verso una città dell’Europa meridionale, per incontrare l’uomo dei suoi sogni. Ma la sua ricerca è più complessa: si scopre che la narrazione è in fondo la storia di una donna che cerca di controllare la propria morte.
«Essere qui per me è una gioia ed un onore immenso – racconta Ivan Castiglione sulla sua nuova ed importante esperienza teatrale – Calcare le tavole di un palcoscenico così importante, carica di responsabilità e toglie il fiato. Emozione pura! Qui senti che c’è un’ esigenza forte di andare a teatro, credo che le persone considerino l’ andare a vedere uno spettacolo, come parte integrante della loro vita e ovviamente questo da un senso ed un respiro enorme al lavoro dell’attore. Laourie Sansom oltre ad essere il direttore del teatro nazionale, è un gran regista che ama gli attori, e le prove con lui sono pregne di passione e professionalità. In più i miei compagni di scena, sono fantastici ed è stato interessante scoprire con loro, che anche se proveniamo da percorsi artistici diversi, i punti d’incontro e gli “appuntamenti scenici” erano perfettamente gli stessi ed è così che si è creata un’armonia unica.
In Driver’s Seat interpretiamo più ruoli, tutti siamo degli investigatori di polizia che cercano di capire come è avvenuto l’omicidio di Lise, cercando di indagare nella sua anima e nella sua storia. Poi durante lo spettacolo tutti gli attori da ispettori diventano altro ed entrano nella storia in prima persona. Io divento Carlo, un meccanico, violento, forse fascista, ma anche simpatico e passionale…l’antieroe per eccellenza. Carlo cercherà di sedurre Lise e per questo diventerà il sospettato numero uno per il suo omicidio.
Recitare in un’altra lingua, mi ha fatto scoprire strade nuove per la ricerca della verità scenica del personaggio che interpreto e questo è molto stimolante e sorprendente. Un’esperienza che porterò sempre con me!»