Il Teatro Bellini di Napoli apre il sipario alla stagione 2015/1016, che tra grandi novità e ritorni, presenta un cartellone ricco di eventi, con 19 spettacoli nella sale grande, 16 in quella del Piccolo Bellini è una sezione di 19 spettacoli dedicata alla danza a cura di Antonello Todisco.
La nuova stagione inaugura anche un progetto triennale «attraverso il quale intendiamo ribadire fortemente la nostra identità cultura», sostiene il direttore artistico Gabriele Russo. Il progetto oltre a comprendere la scelta degli spettacoli in programmazione, comprende anche un piano di produzione. Tre gli spettacoli che appartengono a questo piano di lavoro: “Arancia Meccanica”, “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, già andati in scena nelle precedenti stagioni e un terzo di cui ancora non si conosce il titolo e che sarà presentato l’anno prossimo. «Il comune denominatore di questi tre testi è il rapporto dell’individuo con la propria libertà – afferma Gabriele Russo – I tre spettacoli hanno in comune quello di essere ispirati a dei romanzi, adattati già in precedenza per il cinema. Anche il terzo, infatti, avrà una riscrittura di un autore contemporaneo.»
Il Teatro Bellini presenta per il prossimo anno una rosa di spettacoli, alcuni dei quali di respiro nazionale, come la straordinaria “Carmen” diretta da Mario Martone, “La parola canta”, ritratto di Napoli in versi e musica pensato da Toni e Peppe Servillo in scena con i Solis String Quartet, la nuova drammaturgia europea con Luca Zingaretti che dirige e interpreta “The Pride”, e “Gospodin”, del giovane tedesco Philipp Löhle, realizzato e diretto da Giorgio Barberio Corsetti e interpretato da Claudio Santamaria.
Teatro, danza, musica e pittura saranno i protagonisti di uno spettacolo evento: “La Verità” di Daniele Finzi Pasca, dove 13 artisti saranno riuniti intorno a un gigantesco fondale originale dipinto da Salvador Dalí. E ancora spazio alla scrittura scenica di Punta Corsara, Emma Dante, Antonio Latella, accanto alla grande prosa di Franco Branciaroli, Pamela Villoresi e Arturo Cirillo, insieme ai progetti a metà tra teatro e musica come “La musica provata” di Erri De Luca e quelli in cui l’arte sposa il sociale, come “Ferite a morte” di Serena Dandini con Lella Costa.
Non mancheranno in cartellone “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, “Arancia Meccanica”, “Some Girl(s)”, “Dignità autonome di prostituzione” ed “Euridice e Orfeo”.
Al Piccolo Bellini si potrà assistere a “Novantadue” di Claudio Fava e “Week end” di Ruccello con Margherita Di Rauso, solo per citarne alcuni.
Ma il Bellini non si ferma a dare spazio solo al teatro. «Negli anni – aggiunge Gabriele Russo – abbiamo lavorato per rendere il Teatro Bellini uno spazio polifunzionale, un luogo di aggregazione e di incontro per la città». Sono nati diversi spazi, infatti, come lo store della casa editrice Marotta&Cafiero, dedicato all’organizzazione di incontri con artisti, presentazioni di libri, corsi di lettura e di fotografia, corsi creativi per bambini. Altro spazio è Sottopalco, bar bistrot, dedicato a mostre fotografiche, vernissage e concerti di musica live; il Foyer che occasionalmente trasformiamo in balera per gli appassionati di Tango.
Continua, inoltre, la trentennale attività di formazione con l’Accademia di arte drammatica diretta nell’ultimo triennio dal maestro Danio Manfredini.