Dal 21 gennaio al 21 marzo 2016 lo Studio Trisorio, in via Riviera di Chiaia 215 a Napoli, ospiterà la mostra di Bill Beckley “Elements of Romance. Works from The Seventies”.
I lavori fotografici esposti sono gli ultimi esemplari realizzati con la tecnica di stampa cibachrome, oggi non più riproducibile, che il Beckley ha scelto per la resa sensuale e splendente dei colori. Attraverso le immagini di forte impatto visivo ed i testi iconici, ognuno dei lavori in mostra apre la strada verso l’immaginazione in grado di guidare l’osservatore in un racconto che riesce ad intrecciare i frammenti di esperienze e di ricordi personali, stralci di Storia ed altre narrazioni.
Oltre ai lavori storici, che possono essere considerati manifesti della Narrative Art ( Myself as Washington – 1969, Cake Story – 1974, Paris Bistro – 1975, Mao Dead – 1976, Kitchen – 1977, Deirdre’s Lip – 1978, Shoulder Blade -1978), saranno in mostra anche acquerelli e studi preparatori.
Bill Beckley (nato ad Amburgo, in Pennsylvania nel 1946) ha sempre utilizzato tecniche e materiali diversi, associando testi ed immagini che, in alcuni casi, sono anche messi in relazione con azioni performative ed installazioni. In particolare, è stato, negli anni settanta, uno degli iniziatori e dei protagonisti del movimento della Narrative Art e membro del gruppo 112 Greene Street (nato in risposta al Minimalismo di Robert Morris, Carl Andre e Sol LeWitt).
Beckley attualmente vive e lavora a New York. Ha esposto al MOMA, al Museo Solomon R. Guggenheim, al Whitney Museum of American Art (1979), a Documenta/Kassel (1976), alla Biennale di Parigi (1973) alla Biennale di Venezia (1975).
Le sue opere sono nelle collezioni permanenti di istituzioni pubbliche e private in diverse parti del mondo: Museum of Modern Art di New York, Whitney Museum of American Art, Solomon R. Guggenheim Museum, Smithsonian American Art Museum, Museum of Fine Arts di Boston, Tate Modern di Londra; Daimler Collection di Stoccarda, collezione Hoffman di Berlino, Morton Neumann Family Collection di Washington, collezioni degli artisti Jeff Koons e Sol LeWitt.
È rappresentato in Italia dallo Studio Trisorio con cui collabora fin dal 1986, anno della personale Gardens of Pompeii. Un’opera della stessa mostra è attualmente esposta al Museo MADRE di Napoli.