“Un disco ispirato e divertente che conferma le caratteristiche principali di questo giovanotto matto”. E’ così che Federico Vacalebre, giornalista del quotidiano “Il Mattino”, introduce la presentazione del nuovo lavoro discografico di Lorenzo Hengeller, tenutasi presso lo spazio eventi della Feltrinelli di Napoli.
Pianista, cantautore e compositore dalle note dinamiche, di natura swing, Lorenzo Hengeller ritorna con Gli stupori del giovane Hengeller. Talk Show, L’Istinto dell’Emigrante, L’Ammore è ‘na Rosa, Il Loggionista Disperato, Canciòn no, Il Bacio Pletorico, Urgente Cha Cha, La Curiosità, Pasolini, Preferisco la Gassosa, Vertigine, Canciòn no. Questi i dodici brani che compongono l’album, di cui sette inediti che trovano riconoscimento tra valzer, samba e ballate a ritmo swing-jazz. «Mettere insieme cose che apparentemente non c’entrano mi è sempre piaciuto, dunque accostare Werther a Luttazzi e Carosone, l’ho trovato un curioso avvicinamento». È su questa ispirazione che Lorenzo Hengeller crea stupore e coinvolgimento, come quello che ha rapito la sala sin dai primi accordi. Accompagnato dal batterista Elio Coppola e Marco De Tilla al contrabbasso, Lorenzo è stato accolto da un pubblico vivacemente complice e appassionato della musica che fa sgorgare dal suo pianoforte. Con Gli stupori del giovane Hengeller, Lorenzo esprime appieno il suo virtuosismo che usa a mò di gioco, cercando come ogni volta di farci sorridere. Affezionato alla canzone comico-napoletana ed a quella italiana tutta, rientra con questo disco a mettere insieme il jazz , come quello di Enrico Rava, Pisano e Cioffi, fino agli accostamenti improbabili, con gli Squallor. Chicche romantiche si alternano ad accenni al mal di vivere, sempre espresso alla sua maniera. Lo stupore che è la chiave dell’intero album, ne fa venire fuori il netto richiamo all’atteggiamento di sbigottimento che si sviluppa nell’odierna quotidianità, insieme alla sorpresa ed all’incanto dinanzi alla più molteplici cose, che Lorenzo Hengeller, suona e canta.