Da giovedì 7 a domenica 17 gennaio al Nuovo teatro Sancarluccio andrà in scena lo spettacolo Affabulescion con Stefano Sarcinelli, Ugo Gangheri, Carletto Di Gennaro, Principe per la regia di Stefano Sarcinelli (giovedì, venerdì e sabato ore 21:00 domenica ore 18:00).
Una riflessione ironica sulla propria condizione di “attore” dà inizio al nuovo spettacolo di Stefano Sarcinelli. Sarà il LA a una serie di quadri recitati e qualche volta cantati, che sempre all’insegna della riflessione umoristica su noi stessi e sul mondo che ci circonda cercheranno di coinvolgere lo spettatore (Sarcinelli spesso recita per una sola persona!) ma senza indugiare troppo sulla stretta attualità, oramai più veloce di ogni riflessione o analisi. Meglio parlare di sé specie dei propri difetti con quella sincerità che solo la finzione del palcoscenico ti sa dare. Anche questa volta sul palco con Sarcinelli la sua meravigliosa ed originale “band” composta da Ugo Gangheri, Principe (Antonio De Carmine) e Carletto Di Gennaro protagonisti anche loro e non solo musicali dello spettacolo; con le loro canzoni originali, i loro interventi come attori saranno ogni presenti. Dopo un inizio all’insegna del varietà, intervallati da esibizioni dei musicisti in ensemble ecco alcuni dei momenti dello spettacolo: La rubrica “Song Chef” farà da intervallo tra un quadro ed un altro. Si tratta di una parodia delle fortunate trasmissioni di cucina tipo “MasterChef” solo che invece di cucinare primi piatti ed arrosti si cucineranno canzoni; con l’aiuto dei componenti della band e successivamente di uno del pubblico, si prepareranno, fresche fresche, canzoni secondo la lezione che impartirà lo chef Stefano. ψ Uno dei quadri avrà come protagonista un disoccupato 50enne che, come unica alternativa al suicidio, ha quella di cucinare (lo racconta tranquilli!) un piatto succulento come “la Genovese” nella speranza di poterla offrirla a tutti gli amici come cena ancorché solo dopo averli nutriti alla grande, potrà confessare il proprio dramma e sperare in un aiuto. Un monologo di tensione ed ironia recitato come una ballata tra il rap ed un reading poetico. ψ E’ il turno poi del Signor Farlocco proprietario dell’industria dolciaria omonima nonché sponsor dello spettacolino… Un cialtrone con la parlata da arrogante in stile camorristico, venuto per presentare alcuni dei suoi prodotti: BISCOTTI FARLOCCO “… ottenuti attraverso ricette composte da diversi ingredienti all’avanguardia tra cui ci mettiamo farine a di carattere cerailico… poi ci mettiamo zuccheri di vario tipo e tipologia comunque dolci…poi ci vanno aromi e altre cose che danno al biscotto un aroma… che voi appena aprite lo scatolo dei biscotti sentite proprio quest’aroma che dite… Marò e che? Sto a Roma??? Pare proprio che state a Roma!” Insomma un ritratto impietoso di chi sotto le spoglie di un imprenditore cela un’anima orrenda. Riflessioni divertenti, disillusioni, paure e qualche rammarico, sull’esperienza della vita.