Sarà in scena al Piccolo Eliseo di Roma, fino al 3 gennaio, lo spettacolo “Il più bel secolo della mia vita”, scritto e diretto da Alessandro Bardani e Luigi Di Capua con Giorgio Colangeli, Francesco Montanari e Maria Gorini. Nel nostro paese c’è una legge, unica in Europa e tuttora in discussione al Senato, che vieta ai figli non riconosciuti alla nascita, detti in gergo “N.N.”, di venire a conoscenza dell’identità dei genitori naturali se non dopo aver compiuto 100 anni. La commedia racconta l’incontro tra Giovanni e Gustavo, due N.N., rispettivamente di 34 e 99 anni e il loro divertente, ironico e dissacrante viaggio alla ricerca delle proprie origini.
Uno spettacolo a dir poco eccezionale. Un vero e proprio dramma che si trasforma in una tragicomica storia di due personaggi uniti dall’ anonimato, anonimato del loro passato, del loro presente ma non del futuro, almeno per Gustavo, il personaggio interpretato da Giorgio Colangeli, arrivato finalmente al giorno forse tanto atteso, forse insperato, di poter vedere anche solo tramite una foto al cimitero, la foto di sua madre. Tocca a Giovanni, interpretato da Francesco Montanari il ruolo del trentenne sfigato, innamorato della bella e brava Maria Gorini. Si ride, si ride tantissimo, dall’ inizio alla fine. Le trovate sceniche di Alessandro Bardani e Luigi di Capua sono a dir poco innovative e frutto di una ricerca sperimentale tutta a favore del pubblico, che si diverte a scrutare i tre bravissimi attori, molti attivi anche al cinema e in tv, i quali proprio grazie a questa loro attitudine di spaziare in più generi diversi, rendono il tutto con grande naturalezza. La scrittura è un meccanismo perfetto, botta e risposta, pause, silenzi e sbalzi continui. La vicenda si segue facilmente e ci si appassiona sempre più, sperando che non termini mai.
Insomma, per chi volesse trascorrere una serata all’ insegna del bel teatro e del divertimento, questa è sicuramente un’ottima occasione da non perdere!