Fino al 20 dicembre sarà in scena al Teatro Mercadante di Napoli la trilogia dell’ Orestea di Eschilo, nella versione di una delle più grandi greciste, Monica Centanni, diretta da Luca De Fusco, che intende così dare il via al nuovo corso del Teatro Nazionale. Ad affiancarlo in questa avventura saranno alcuni dei più grandi interpreti della scena odierna: Mariano Rigillo (Agamennone), Elisabetta Pozzi (Clitemnestra), Angela Pagano (Prima Corifea), Gaia Aprea (Atena), Anna Teresa Rossini (Pizia), Claudio Di Palma (Apollo), Paolo Serra (Egisto), Giacinto Palmarini (Oreste) e tanti altri.
“Abbiamo dovuto sostenere uno sforzo produttivo molto impegnativo – afferma Luca De Fusco – dal momento che la struttura drammaturgica è tale da non prevedere ruoli da comprimari”.
Una produzione che ha l’altro merito, sottolineato con forza dallo stesso De Fusco, di presentare per la prima volta in stagione invernale, la trilogia completa. Trilogia che oggi più che mai, a seguito dei fatti di Parigi e dell’attuale assetto socio-politico mondiale, risulta di sconcertante attualità. Fulcro – infatti – della vicenda è l’eterna contrapposizione tra Giustizia e Vendetta, nonché la capacità del Logos (dialogo ragionato) di favorire il discernimento e la giusta soluzione delle controversie, attraverso la persuasione e il mutamento delle proprie convinzioni.
Un’opera, dunque, quanto mai necessaria in questo momento storico, che si avvale – non a caso – della collaborazione degli Israeliani Noa Wertheim (araba) e Ran Bagno (ebreo) per le coreografie e le musiche, dei danzatori della Compagnia di Danza Contemporanea Koeper di Napoli, delle scene di Maurizio Balò, dei costumi di Zaira De Vincentiis e del disegno luci di Gigi Saccomandi.
La durata complessiva della Trilogia e di 3h e 40m ca. La prima serata prevede la massa in scena di tutti e tre gli spettacoli a partire dalle 19.30, con Agamennone (1h e 35m) e a seguire, dalle 21:00, Coefore ed Eumenidi (55 minuti ciascuna). Nei giorni successivi saranno presentate, alternativamente, la prima e la seconda parte.
Per maggiori informazioni si consiglia di consultare il sito Teatro Stabile di Napoli. Dopo il debutto partenopeo, lo spettacolo toccherà le città di Catania, Roma, Genova e Firenze.