L’Autunno Musicale 2015 della Nuova Orchestra Scarlatti parte venerdì 6 novembre alle ore 20.30 nella splendida cornice del Museo Diocesano di Napoli, con un ospite di eccezione, il pianista genovese Andrea Bacchetti, concertista di rango internazionale (a settembre dopo una tappa milanese al festival MITO, è volato prima in Spagna, poi in Corea del Sud), personalità estremamente originale e intelligente, dal tocco mai scontato che, al di là del glamour un po’ patinato che ha invaso anche lo star system del mondo classico, trasmette ancora la voglia di condividere con il pubblico un’emozione e un’idea personale sulla musica. Sarà al pianoforte solo in pagine fra le più amate di Liszt e Chopin, poi in duo cameristico con il clarinettista Gaetano Russo nella Prèmiere rhapsodie di Debussy e infine, in crescendo, con la Nuova Scarlatti in due capolavori di Bach, di cui è considerato uno dei massimi interpreti: il luminoso Concerto per pianoforte e archi in fa minore BWV 1056, con il celebre Largo centrale, e il Concerto per pianoforte e archi in sol minore BWV 1058 (autotrascrizione bachiana dello splendido Concerto per violino BWV 1041).
L’Autunno della Nuova Scarlatti prosegue mercoledì 11 novembre presso la Chiesa dei SS. Marcellino e Festo con un sostanzioso programma cameristico (Brahms, Schubert, Shostakovic): protagonista il giovane Quartetto Mitja, i cui componenti fanno anche parte della Nuova Scarlatti. Venerdì 13 novembre si torna al Museo Diocesano con una giovane donna sul podio, la venticinquenne lucchese Beatrice Venezi. Il pubblico della Nuova Scarlatti ha già avuto modo di applaudirla e lei torna a dirigere l’Orchestra per un programma che esordisce con pagine tratte dalla deliziosa Cassazione K. 99 di Mozart, introduzione ideale alla grande Serenata n. 1 in re maggiore op. 11 di Brahms, capolavoro giovanile in cui il compositore amburghese rinnova la miracolosa felicità della ‘Nachtmusik’ classica. Sabato 21 novembre, di nuovo il Quartetto Mitja a San Marcellino con due vertici del camerismo classico, il Quartetto per archi in re minore K. 421 di Mozart e il Quartetto per archi in mi bemolle maggiore op. 74, ‘Delle Arpe’, di Beethoven.
Sabato 28 novembre appuntamento al Museo Diocesano per una novità assoluta, Oratorio ‘Moondog’, perfomance musicale ideata da Federico Odling – compositore e violoncellista genovese trapiantato a Napoli, uno dei fondatori dei Virtuosi di San Martino – in collaborazione con Lucio M. Lo Gatto. Potremo ascoltare in elaborazioni inedite brani di uno dei più singolari personaggi della musica americana del XX secolo, pietra miliare per minimalisti e cultori del pop ‘progressivo’: Louis Thomas Hardin (1916-1999), detto ‘Moondog’, musicista di strada, il ‘Vichingo della 6a Avenue’ che trasformò per anni un marciapiede di New York nel celebre ‘Moondog’s Corner’, teatro delle sue leggendarie esibizioni. Al nuovo Oratorio ‘laico’ dedicato a Moondog farà da controcanto, sabato 5 dicembre, sempre al Museo Diocesano, un grande Oratorio barocco, una preziosa riscoperta, un ascolto unico per tutti gli amanti del genere: La Maddalena ai piedi di Cristo, oratorio per 5 voci e orchestra composto nel 1690 a soli 17 anni di età dal modenese Giovanni Bononcini: un capolavoro ricco di splendidi squarci che sembrano calare il pubblico nel grande teatro di Händel (che però nel 1690 aveva solo 5 anni!). Dirige Francesco Aliberti.
Giovedì 10 dicembre si chiude in bellezza a San Marcellino con l’intelligenza, l’ironia e il divertimento assicurato dei Virtuosi di San Martino che delizieranno il pubblico con una raccolta di geniali ed esilaranti travestimenti musicali di celebri canzoni, dal primo ‘900 ai nostri giorni (alcuni dei quali già proposti con grande successo in rassegne come il Festival delle Generazioni di Bologna e Salerno Letteratura).