Penultima, intensa giornata di gare ai Mondiali di Atletica di Pechino, in uno stadio pieno come un uovo, neanche fosse un Mondiale di calcio ! Ma le gare, risultate così spettacolari, meritavano davvero un simile pubblico.
Una giornata iniziata molto presto, con la 50 km di marcia, gara ‘spaccagambe’ che in partenza vedeva schierati ben tre italiani. Alla fine però l’oro è andato allo slovacco Toth, in testa fin dall’inizio, mentre il primo azzurro (Marco De Luca, arrabbiatissimo all’arrivo) è giunto solo sedicesimo. Nel salto in alto donne, invece, doppio trionfo delle belle atlete russe, con l’oro alla Kuchina ed il bronzo alla Chicherova; argento invece alla pur agguerrita Vlasic (Croazia).
Quindi la gara degli 800 m donne, con la vittoria che è andata ancora all’Europa dell’Est, e precisamente alla bielorussa Arzamasova, che ha vinto in volata davanti alla canadese Bishop e alla favorita keniana Sum. Nessunissima sorpresa, invece, nella gara dei 5000 metri maschile, con la vittoria del britannico Mohamed Farah, che ha così bissato il successo ottenuto nei 10000: la sua gara, lenta e attendista all’inizio e poi via via in un tremendo crescendo, è terminata con uno spettacolare sorpasso, sull’ultimo rettilineo, ai danni del keniano Ndiku, che rimarrà memorabile. Farah davvero merita, direi, gli stessi onori tributati a Bolt, pur essendo molto meno ‘divo’ televisivo di lui.
E un altro che merita grandissimi onori sportivi, viste le imprese compiute in tante specialità diverse, è il trionfatore del Decathlon, il “big Jim” americano Asthon Eaton, il quale, dopo i 400 metri di ieri, ha battuto, con la gara dei 1500 di oggi, un altro record.
Infine si sono svolte le due spettacolari staffette della 4×100. Nella staffetta femminile ha stravinto la favorita Giamaica, che schierava nell’ultima frazione la super campionessa Fraser e che alla fine ha fatto registrare un tempo incredibile di 41,07; seconde, con molto onore, le Statunitensi; squalificata, invece, per un errore nell’ultimo cambio, la squadra olandese, a cui non sarebbe comunque bastata la pur fortissima frazione corsa dalla campionessa bianca Schippers, fresca detentrice del titolo sui 200.
Ancora un trionfo della Giamaica, manco a dirlo, anche nella gara maschile, con l’ennesimo successo (anche se non solo personale) di turbo-Bolt; ma la cosa più incredibile di questa gara è stata l’essere stata funestata da ancora più errori di cambio di quella femminile, tanto che gli USA di Gatlin alla fine sono stati addirittura eliminati, perdendo così l’argento; alla fine, quindi, il secondo posto è andato incredibilmente alla Cina, mentre il Canada (peraltro molto forte in questi Mondiali) ha ottenuto il bronzo.