Evalorys è una cantante di origini nordiche che ha iniziato ad appassionarsi all’arte fin da bambina. Della cantante emergente Evalorys abbiamo solo notizie imprecise: sappiamo che ha origini nordiche e che ha iniziato ad appassionarsi all’arte fin da bambina. Non una sua foto nel web, né una vera e propria biografia. Non sappiamo quasi niente di lei. Ma poco importa. Forse un giorno scopriremo chi è questa donna del mistero. Oggi ci accontentiamo di ascoltare il suo primo singolo: dimostrazione tangibile di chi preferisce anteporre il prodotto musicale all’immagine commerciale.
Hai deciso di lanciare il tuo primo singolo accerchiata da un alone misterioso, mettendo in luce solo la tua arte e non la tua immagine. Come mai questa scelta?
«Stiamo vivendo un momento in cui ognuno, anche senza averne l’esigenza professionale, può rendere pubblica la propria immagine. Questo, oltre a generare una certa inflazione, crea anche una gran confusione! Se a ciò aggiungiamo il fatto che la musica è sempre meno importante rispetto all’immagine, che l’orecchio è ormai totalmente distratto da ciò che gli occhi vedono mentre si ascolta, ecco che scatta la decisione di voler mettere in primo piano la mia “creatura” che ha una certa fretta. Io non ne ho.»
“Mister” è sicuramente un brano-denuncia. C’è stato un momento, un avvenimento particolare che ti ha ispirato per la stesura del testo?
«Fin da piccola mi guardavo intorno chiedendomi perché, le cose che secondo me “non andavano”, dovessero andare per forza così. Continuavo a ripetermi il cambiamento però era possibile. Così iniziai fin dall’infanzia una serie di ribellioni e programmi per modificare le prospettive del mio futuro. Fu lì che installai in me una sorta di programma, che mi permise nel tempo, di sviluppare una personale attitudine ad analizzare tutto ciò che attira la mia attenzione. Ma, nel frattempo, la voglia di modificare ogni cosa non mi ha mai abbandonata. Ed ho dimostrato a me stessa di poter valicare quello che si crede un confine o un limite, semplicemente con la forza di volontà e una buona dose di costanza.
Per me ogni giorno è una nuova opportunità.»
Quanto credi che la musica possa aiutare in questo momento di estrema crisi non solo finanziaria, ma soprattutto di valori che sembrano oramai dimenticati?
«La musica in sé può generare emozioni fortissime: infondere speranza in un momento strano, dare coraggio nello sconforto, generare lo slancio in un attimo. È stato così fin dalla notte dei tempi, quando della musica si conosceva solo il potere ipnotico che riusciva a generare. Ma il testo, le parole… è lì la chiave di tutto: un messaggio giusto in un determinato momento, può farti scattare la “molla”, può farti trovare quel piccolo tempo che crediamo di non avere mai, per riflettere e cercare, dentro di noi, attraverso noi, intorno a noi.
La crisi finanziaria è solo un elemento di un problema planetario molto complesso, che noi esseri umani abbiamo creato e subìto. La musica ha un semplice e magico potere di toccare le nostre corde più profonde, quelle che possono generare una canzone importante: essa si chiama “forza interiore” e ognuno l’ha in sé fin dalla nascita. Chi non ha mai sognato una lampada di Aladino?»
Quale sarà la tua prossima mossa? Continuerai a presentare solo le tue canzoni o ci darai l’opportunità di conoscere anche la EvaLorys come “figura” di cantautrice?
«La mia prossima mossa non è programmata, prenderà forma da sé perché è il sentimento che mi guida. Ma di certo non mancherà l’occasione: io non sono un’ombra …»
Questo il videoclip: http://www.youtube.com/watch?v=UteL7ogjjWw