È stata inaugurata domenica 9 giugno la mostra del maestro Peppe Pappa dal titolo “Venturo” a cura di Stefano Taccone, che sarà possibile visitare fino al 7 luglio.
Il cammino dell’artista napoletano, attraverso il pianeta dell’arte, inizia partecipando al Gruppo Studio P.66 per poi procedere schierandosi al fianco dolente della lotta operaia e degli scempi da Piano Regolatore. Al giro di boa, negli anni ‘60, la ricerca di Peppe Pappa matura come pratica critica ed esercizio politico. L’arte diventa dunque un’esperienza utile a cambiare il mondo, interrogandosi sui nostri comportamenti e il nostro vissuto.
Oggi il maestro Pappa, pur mantenendo nelle sue opere la ‘matrice resistenziale’ degli esordi, pone in essere un’operazione nuova ed affascinante: quella di affiancare al mestiere di artista quello di curatore. I lavori in mostra, infatti, nascono dal recupero di alcune locandine di capolavori del cinema russo, tutti però ascrivibili al clima delle avanguardie precedenti il sopravvento del realismo socialista. Locandine che sono state interpolate in una sorta di collage rivisitato dalle nuove potenzialità del digitale, con la caratteristica originale di essere tagliate, quasi come corpi feriti, da frasi poste trasversalmente il manifesto. Tutte volutamente orfane di firma, rappresentano l’eco di pensieri comuni opinioni condivise e condivisibili che l’artista ha voluto far veicolare all’interno dell’immagine. Operazione del tutto singolare e nuova è stata dunque quella di coinvolgere tutti coloro che hanno voluto “giocare” con l’artista “regalando una frase” espressione dei propri pensieri ed opinioni che la visione dei manifesti loro suscitava.
Operazione artistica di grande spessore sociale in quanto vuole essere un momento di ‘aggregazione’ di idee ed opinioni sottolineando così l’ elemento importante della ‘partecipazione’ che è in controtendenza al fenomeno sociale dell’individualismo per poter ragionare insieme sull’arte ed attraverso l’arte. Dove a predominare nella maggiore parte dei manifesti è la parola “Sogno”, un sogno quasi per disperazione non per costruzione, legato a un progetto operante, ma legato al fatto che la realtà oggi fa spavento e si avverte fortemente il bisogno di sognare.
“Venturo”
dal 10 giugno al 7 luglio
Corso Nazionale 131 Scafati (Sa)
Tutti i giorni dalle ore 11.30 alle ore 13.00 e dalle ore 18.00 alle ore 22.00
Chiuso il lunedì.