Sam Taylor Johnson dopo aver diretto una biografia giovanile dedicata a John Lennon è stata confermata per la regia della trasposizione cinematografica di 50 sfumature di grigio. È una notizia che lascia sorpresi chi scrive di cinema per due motivi molto semplici: La Taylor si è sempre definita un’artista che ha la passione del cinema pertanto disinteressata a certe dinamiche commerciali. Dato che il cinema è considerata una passione sincera, molti credevano che ne passasse di tempo prima che tornasse a dirigere un film.
Come tanti lettori (soprattutto lettrici) sapranno, il libro da cui si trae il film è un successo editoriale del 2012 firmato da El James la quale si è mostrata entusiasta della scelta dei produttori: «Sam ha una capacità unica di mostrare l’evolversi complesso di una storia d’amore e tutte le sfumature della chimica sessuale».
La Taylor ha vinto una concorrenza sfrenata. Fra i tanti autori che si erano candidati alla direzione del film c’è anche quello di Gus Vant Sant che aveva girato un cortometraggio per presentarsi ai produttori. Peccato che il suo lavoro sia stato reputato troppo estremo per un futuro successo commerciale
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