Nell’anno della Roma appena liberata dai tedeschi, Roberto Rossellini girava “Roma città aperta”, un film del 1945 considerato uno dei capolavori del cinema mondiale.
Nasceva così il neorealismo impresso per sempre nella corsa disperata di Anna Magnani nel ruolo della popolana Pina e nella dignità di Aldo Fabrizi con la tonaca di San Pietro.
Dopo 68 anni il film ritorna a “nuova vita” grazie al restauro curato dalla cineteca di Bologna ed oggi proiettato in Piazza Maggiore per il festival del cinema ritrovato