Al Pompeilab domenica 14 luglio va in scena “La Madre” di Bertolt Brecht per la regia Carlo Cerciello (Premio Ubu 2002). La storia, semplice e lineare, è incentrata sulla figura di Pelagia Vlassova, madre dell’operaio Pavel, che, con coraggio e dedizione, si converte alle idee rivoluzionarie e aiuta il figlio e i suoi amici (per questo chiamata “La madre”) nella loro battaglia clandestina, rappresentando il cammino verso la consapevolezza di come un cambiamento sia necessario. Anche a costo della propria vita, come sarà per il figlio Pavel, che verrà fucilato dalla polizia zarista.”
Bertolt Brecht ha tratto la materia del suo Lehrstück Die Mutter (1932) dall’omonimo romanzo di Maksim Gor’kij (1907). Brecht allunga la durata della vicenda nel tempo, fino alla prima guerra mondiale e alla vigilia della rivoluzione d’ottobre, rispetto all’opera originale di Gor’kij e ne allarga anche i significati. Si tratta sì di un notevole dramma didattico, ma portato ben oltre le misure geometriche, per esempio, di «L’eccezione e la regola». C’è in esso, un’evidente carica sentimentale che investe il personaggio di Pelagia Vlassova, la madre. Grosso animale, tutto istinto e intelligenza naturale, Pelagia Vlassova, madre dell’operaio Pavel, giovane rivoluzionario nella Russia del 1905, è posta al centro dell’azione, come oggetto di un esperimento di recupero della coscienza della sua classe. È l’apprendistato della madre proletaria sulla «lunga strada tortuosa della sua classe», fino alla consapevolezza completa, che la rende forte al punto di farle sopportare, quasi senza battere ciglio, la morte del figlio fucilato dalla polizia zarista. Il suo è un cammino ascensionale: al suo primo atto rivoluzionario è spinta per difendere il figlio Pavel, ma successivamente a ogni sua nuova azione cresce in lei la consapevolezza e la convinzione che le cose debbano cambiare. L’interesse e il valore de “La Madre” non sono però di natura esclusivamente politica, ma va sottolineato il lento configurarsi, entro gli schemi del teatro didattico, di un nuovo personaggio drammatico, con cui Brecht inaugura quella galleria di straordinarie figure femminili che giunge attraverso Madre Coraggio e Shen Te, fino alla Grusa de “Il cerchio di gesso del Caucaso”.
Pompeilab – Martedì dalle 20:00 alle 23:00 – via Astolelle area “Ex Depuratore” – Pompei
Pompei – Cartolibreria Gianburrasca – via Lepanto, 76
Pompei – Lino Monaco – Piazza Bartolo Longo
Scafati – Ferro3 – Corso Nazionale