Se i macelli avessero pareti di vetro diventeremmo tutti vegetariani. Lo diceva Linda McCartney, la compianta moglie del celeberrimo bassista dei Beatles, Paul. Convinti sostenitori della difesa degli animali, quasi quanto i Lennon del love and peace, i Macca si sono sempre battuti per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica su problemi della sfero eco-sostenibile.
Ora Paul ha trovato un valido alleato in Red Canzian, anche lui storico bassista, membro dei celeberrimi Pooh, che nel nostro Paese, ammettiamolo, sono stati nella cultura pop quello che più si avvicina ai Beatles in Gran Bretagna.
L’incontro tra i due è avvenuto a Verona il 25 giugno scorso in occasione della data italiana di sir Paul. Canzian è stato scelto da PeTa People for the Ethical Treatment of Animals, la più grande organizzazione al mondo per la difesa degli animali, per narrare il documentario “Pareti di Vetro”, video denuncia sulle condizioni degli animali negli allevamenti e nei macelli.
“Glass Walls”, la versione originale di “Pareti di Vetro”, è stata narrata da Paul McCartney, da anni coinvolto in prima linea nelle campagne che PeTA promuove nel mondo. Red Canzian ha raccolto il testimone e dice: «Per me è un onore scendere in campo con PeTA a favore degli animali – dichiara Red Canzian – Come Paul McCartney, che ho avuto il privilegio e il piacere di incontrare in occasione del suo concerto all’Arena di Verona, ritengo sia di fondamentale importanza portare attenzione sull’industria della carne e sulle drammatiche condizioni degli animali da allevamento costretti a condurre una vita priva di qualsiasi dignità e naturalità e spesso anche in condizioni igieniche precarie. L’alternativa è possibile: adottare un’alimentazione a base di cibi vegetali porta grandi benefici, ci si guadagna in salute e ci si sente più in armonia con il creato».
Al di là del valore e merito dell’iniziativa, a tutti gli appassionati di musica fa gola sapere com’è andato l’incontro, sicuramente uno dei più inusuali della storia del pop. Due bassisti uniti da un obiettivo comune nel sociale, ma che in fondo restano dei musicisti apparentemente distanti. «Alle 19.30 circa – ricorda Red – gli amici della PeTA e l’assistente di Paul mi hanno portato, insieme alla mia famiglia all’atteso incontro, in una sala privata vicino al suo camerino, appositamente allestita per l’occasione. Con me c’erano mia moglie e i miei figli, oltre a Patrizia Re, la rappresentante italiana della PeTA e Dan Mathews, il gran capo dell’organizzazione americana, arrivato in Italia per conoscere me e per salutare Paul, che da più di vent’anni collabora con loro. Ad un certo punto, in silenzio, gentile e molto in forma è arrivato Paul… mi ha salutato per nome, ci siamo abbracciati… gli ho detto che anch’io suono il basso e lui mi ha detto ridendo: “I know Red, so…shall we play something together?” Sapevo che lui ci conosceva fin dai tempi dell’album “Tropico del nord” che registrammo a Montserrat, negli studi di George Martin, il loro produttore (e in quell’occasione avevo usato anche un suo vecchio amplificatore) ma sentirselo dire così, in modo del tutto normale, beh… mi è proprio piaciuto. Una volta fatte le foto di rito, abbracciati come vecchi amici (e carinamente ha voluto farle anche con la mia famiglia), abbiamo parlato a lungo di quanto sia importante che ognuno di noi si muova in favore del rispetto per gli animali e per l’ambiente, per un cambiamento indispensabile oltre che etico, tutti possiamo e dobbiamo fare qualcosa affinché i diritti dei più deboli e degli inermi siano tutelati dall’arroganza di chi è forte solo perché comanda. Ci siamo confrontati per discutere di come sia possibile un mondo “cruelty-free”, più attento e rispettoso alle istanze degli animali. La vita è la più bella cosa che possa capitare ad una persona… è un eterno uovo di Pasqua da scartare, e in ogni momento può riservarti una grossa sorpresa, e le cose che mai avresti pensato potessero accaderti… accadono. Quello che mi è capitato il 25 giugno scorso è davvero un dono bellissimo che la vita mi ha fatto».
Due mesi fa Red era stato scelto proprio dalla PeTa per girare la versione italiana del video “Glass Walls” che per i paesi di lingua anglosassone conta sulla presenza appunto di Paul McCartney…Il titolo nasce dalla frase di Linda, come vi abbiamo detto. Per Canzian il video è «sconvolgente, si può vedere a quali maltrattamenti vengano sottoposti gli animali, in particolar modo negli allevamenti intensivi, e quali e quanti siano i danni per l’ambiente provocati da questi allevamenti. Senza parlare dei problemi di salute che la carne comporta al nostro fisico. Alcune scene fanno male e mentre giravo la mia parte narrante mi domandavo se certi uomini hanno diritto di chiamarsi così… ma bisogna vederlo per capire… non ci sono parole abbastanza crudeli per descrivere certe crudeltà!»