È il 27 settembre 2003 quando Villa Borgese festeggia il suo centenario e i riflettori della prima notte bianca si accendono sul teatro elisabettiano costruito nel cuore verde di Roma. Una notte memorabile in cui il Silvano Toti Globe Theatre, nato grazie all’impegno dell’ amministrazione capitolina e della fondazione Silvano Toti, per una geniale intuizione di Gigi Proietti ospita le prove del Romeo e Giulietta per la sua regia. La stagione del decennale è aperta proprio dalla regia di Gigi Proietti che, dopo 10 anni, regalando al pubblico un nuovo allestimento del classico tra i classici: Romeo e Giulietta. Ottimo l’ approccio ad un testo un po’ canonizzato, reso banale e noioso da molte compagnie del passato e in cui, ormai, non tutti decidono di cimentarsi in un lavoro che sicuramente è di una difficoltà immensa, non per il testo in sé ma proprio per un uso improprio che si è attuato su quest’opera Shakesperiana. Il tutto è reso più semplice dallo spazio del Silvano Toti, che riporta indietro di anni lo spettatore, gli fa vivere l’ ebbrezza del teatro inglese, uno dei migliori al mondo, da sempre. Il Romeo e Giuietta di Gigi Proietti è un ottimo esempio di teatro, capace di unire l’antico e il moderno, con attori giovani, tutti molto bravi. Una “seconda volta” nella quale Proietti rivisiterà e svilupperà intuizioni e pensieri rimasti inespressi, scartati a suo tempo a favore di altri. Un allestimento simile ma diverso rispetto a quello del 2003, con interpreti ancora più giovani per sottolineare ulteriormente la spaccatura fra generazioni. Questo nuovo Romeo e Giulietta si snoda in due epoche: la prima parte nei giorni nostri, Mercuzio e i suoi amici danno voce alle loro passioni come rapper leggeri, Giulietta è una brava ragazza che ama il rock, la festa è un ballo in maschera. Ma, dopo il primo sguardo tra i due ragazzi, la magia proietta nel sogno di epoche lontane dove nessuno dei due giovani supera il confine della maturità e nessun adulto li sa guidare su questo sentiero. Due realtà due secoli due mondi in cui si passa dal gioco alla tomba come può accadere in ogni tempo, nella distruzione del futuro.
Con
Mercuzio FAUSTO CABRA
Giulietta MIMOSA CAMPIRONI
Balia FRANCESCA CIOCCHETTI
Capuleti MARTINO DUANE
Paride DIEGO FACCIOTTI
Frate Lorenzo GIANLUIGI FOGACCI
Montecchi ROBERTO MANTOVANI
Donna Capuleti LOREDANA PIEDIMONTE
Benvolio GUGLIEMO POGGI
Principe RAFFAELE PROIETTI
Tebaldo TOMMASO RAMENGHI
Romeo MATTEO VIGNATI
Gregorio, Clown NICOLA ADOBATI
Sarta LARA BALBO
Sansone LORENZO GRILLI
Sarta NEVA LEONI
Antonio LORENZO LUCCHETTI
Abramo, Lo speziale MATTEO MILANI
Guardia Principe FRANCESCO MASTROIANNI
Paggio Mercuzio SEBASTIAN MOROSINI
Donna Montecchi VALERIA PALMA
Baldassarre STEFANO PATTI