Disponibile dal 18 giugno 2013 il primo album dei Taurina Bros. Un “Viaggio Famelico” alla ricerca di incredibili alchimie e suoni ribelli e del tutto innovativi. Un primo lavoro che consacra una ricerca di anni e l’affiatamento di tre grandi artisti. Un viaggio che sembra non avere destinazione ma che, allo stesso tempo, trova nuove mete, traccia dopo traccia.
Anche se la vostra collaborazione è iniziata anni fa e avete già molti lavori alle spalle, questo è comunque il vostro primo album. Parlate un po’ dell’inizio di questo “Viaggio Famelico”…
«Come fratelli Taurina abbiamo perso un sacco di tempo affidandoci alle produzioni locali che ci hanno proposto il loro lavoro di produzione a pagamento. In questo modo non abbiamo mai ottenuto un risultato soddisfacente e allora abbiamo puntato sull’autoproduzione. Poi abbiamo sentito i brani di NoTDj, il progetto dubstep di Matteo. Aveva anche lui da tempo preferito distaccarsi dalle produzioni toscane per essere del tutto indipendente. Il suo sound ci è piaciuto subito e così abbiamo estrapolato un beat dal brano Y?2 e ne abbiamo fatto una canzone nuova e la abbiamo intitolata “Ogni cosa brucia”. Quando Matteo la ha sentita non finiva più di ridere dall’eccitazione. E’ cominciato così il nostro Viaggio Famelico. Questo accadeva solo un anno fa ed è ecco perché i Taurina Bros in formazione attuale hanno all’attivo solo un album.»
Due sono i brani che mi hanno particolarmente colpito: “Mia madre non lo sa” e “L’animale”. Qual è stata la loro genesi?
«”Mia madre non lo sa” nasce da una nenia di Scanderbraus, “Yehohuh”. Montandoci sotto un po’ di fiati, lo abbiamo usato per introdurre un beat bello cattivo. Darius ha fatto il suo dovere e funzionava già bene così. Nella strofa siamo rimasti mononota come nella canzone di Elio. Nel ritornello canta MaT richiamando una vocalità di suoni squillanti alla Mike Patton. Lo special è un’idea di Edoardo Teani ex bassista di MaT quando suonava nei Metzcal.
“L’animale” doveva essere a 120 bpm ma per errore lo abbiamo impostato a 126. Darius l’ha cantata sul click, senza base, ed è subito venuta benissimo. È bastato stendergli sotto un tappeto di musica house neanche troppo originale e il brano ha subito preso vita.»
Come mai il brano “Nema Problema” resterà sempre disponibile solo in free downoload?
«È nato il giorno di Pasqua. Lo abbiamo composto registrato e mixato nel pomeriggio di quella Domenica. È un regalo che abbiamo fatto ai nostri fan a causa del ritardo dell’uscita dell’album che appunto avrebbe inizialmente dovuto avvenire in quella data. “Nema Problema” è e rimarrà sempre un regalo scaricabarile solo dalla nostra pagina soundcloud. Un regalo è un regalo!»
Quali sono i modelli a cui vi ispirate?
«Ti rispondiamo rapidamente: ovunque non ci sia hip hop. Come diciamo spesso l’aspetto principale del nostro progetto è la contaminazione sia dal punto di vista musicale che da quello testuale. Prendiamo ispirazione dai generi più lontani e ci allontaniamo dal genere che ci è più vicino.»
Cosa ne pensate di tutti questi esordienti nel mondo dell’hip pop?
«È bello che ci sia voglia di fare musica. Qualcuno potrebbe chiamarla concorrenza e forse in effetti lo è, ma noi non ci sentiamo in competizione perché la nostra è un’anima rock.»
Il disco è appena uscito: avete già programmi per il futuro?
«Il primo progetto in cantiere è il remake di un brano famosissimo di uno dei più importanti cantautori italiani di tutti i tempi. Ma per farlo abbiamo bisogno della delibera di questo artista che al momento è in tour e dovremo aspettare ancora un po’ prima di incontrarlo. Poi una vacanza. Quando torneremo dalla vacanza ci vedrete aprire un importante concerto dove saranno presenti tutti i più rilevanti rapper italiani.»