Dopo aver sollevato dall’oblio il Santuario di Roccamonfina, Fra Francesco Mauro Del Grosso dell’Ordine dei Frati Minori, è pronto per la sua prossima “missione” nella terra dei fuochi.
Nominato Assistente Spirituale dell’Ordine Francescano Secolare (OFS) della Campania, è stato designato al San Salvatore da Horta di Orta di Atella (CE). “La notizia mi ha lasciato un po’ basito – spiega -, anche perché la realtà di quel convento non la conosco ma imparerò. Non sono un tipo che si ferma all’apparenza, anche se ho saputo che il convento si trova nel bel mezzo della ‘terra dei fuochi’. Ora mi domando: Signore, cosa vuoi che io faccia?”.
Il suo ritorno al Santuario di Roccamonfina (CE) nel 2007 – dopo tre anni trascorsi da parroco, guardiano e rettore della comunità di Liveri (NA) – ha contribuito, infatti, a riportare nel cuore dei fedeli la devozione per la Madonna dei Lattani.
Accettato l’incarico come guardiano e rettore dell’antica basilica dove aveva già trascorso sei anni di preghiera e meditazione tra il 1998 ed il 2004, il lavoro che l’aspettava gli si è mostrato da subito arduo. “Il monito che il Signore Gesù diede a Francesco d’Assisi: ‘Francesco va’, ripara la mia casa, io sarò con te’ – racconta padre Francesco -fu per me più forte di qualsiasi altra obbedienza umana!”.
Per questo iniziò la raccolta di memorie, tradizioni e tutto quanto appartenesse al Santuario ormai abbandonato. In primis: il culto a Maria SS. dei Lattani.
“Era a Lei che dovevo ‘pensare’ – dice -. Ma, cosa fare e come farlo?”. La rispsota non tardò ad arrivare: Fare ‘uscire’ la vetusta statua in pietra della Regina Mundi – l’inclita patrona della Diocesi di Teano-Calvi – per una Peregrinatio Mariae in occasione del 60mo anniversario dell’incoronazione che di lì a due anni si sarebbe poi svolta. Stabilito, dunque, il “cosa fare” c’era da pensare a “come farla”: Diocesi, parroci e tutti i devoti della Beata Vergine furono coinvolti e tenuti per mano da una guida invisibile. Come se non bastasse, l’amministrazione comunale di Roccamonfina elegge, per la prima volta nella storia della cittadina casertana, un sindaco donna. Ecco, quindi, un altro segno: una donna avrebbe accompagnato la Donna per eccellenza. Una chiamata alla quale il primo cittadino Maria Cristina Tari ha risposto immediatamente facendosi carico del coordinamento laico anche degli altri Comuni della Diocesi.
Mancava ancora la cosa più importante: le corone auree apposte sulla statua nel 1950 erano state trafugate vent’anni dopo. Parte così una maratona di solidarietà con oggetti preziosi che giungo da tutto il mondo per volontà di emigrati devoti alla Madonna. Le nuove corone sono state benedette da S.S. Benedetto XVI il 18 maggio 2010 in piazza S. Pietro così che S. Em.za il Card. Crescenzo Sepe potesse dare avvio alla grande Peregrinatio Mariae. Il 6 agosto dello stesso anno la statua è stata di nuovo incoronata da S. Ecc. Mons. Tommaso Caputo (all’epoca Nunzio apostolico di Malta e Libia ora arcivescovo di Pompei).
Da quella Peregrinatio il Santuario ha continuato a crescere di fama recuperando la tradizione di luogo di grazie particolari attraverso la sorgente miracolosa la cui acqua, si dice, faciliti il concepimento. Per questo la Madonnina dei Lattani è detta anche dei “lattanti”. I fedeli sono aumentati grazie all’apertura a gruppi parrocchiali o a comitive interessate a vivere l’esperienza di una vacanza alternativa assieme ai frati. Il silenzio e l’amenità del luogo, la preghiera e la fraternità che vi si respirano fanno del Santuario un punto di riferimento quale faro di spiritualità e accoglienza. Tutto questo grazie a fra Francesco Mauro Del Grosso che sottolinea “ho cercato di ‘obbedire’ alla voce del Signore, come oggi che mi parla ancora e mi dice di andare oltre”.
Il saluto di commiato è previsto l’8 settembre alle ore 18 presso il Santuario della Madonna dei Lattani a Roccamonfina (CE).