All’appuntamento non poteva mancare il Teatro Parioli, che vede in Leonardo Sciascia il regista di apertura della nuova stagione. Dal 7 al 17 novembre va in scena “A Ciascuno il suo”, di Leonardo Sciascia, adattamento di Gaetano Aronica, scene e costumi Antonia Petrocelli,
musiche Fabio Lombardi, regia Fabrizio Catalano, con Laros, Sebastiano Somma, Daniela Poggi, Gaetano Aronica. Proprio a proposito di “A ciascuno il suo”, Sciascia aveva dichiarato: “L’indignazione e il disprezzo sono le mie passioni più forti, forse. I cittadini italiani, in questo scorcio di millennio, dovrebbero imparare a recuperare la capacità d’indignarsi, di disprezzare tutto ciò che è inutile e ingiusto; abbiamo la percezione che, da più parti, s’inizi a sussurrare che il teatro italiano ha bisogno di un profondo rinnovamento. Prima o poi, questa necessità si trasformerà in un urlo lacerante, in una assordante richiesta di riscatto: per chi sta seduto in platea e per chi, sul palcoscenico, al palcoscenico, dà la vita. Il teatro non può continuare ad isolarsi dal contesto circostante, ad avvoltolarsi, ad avvizzire, ignorando i profondi mutamenti in atto nella nostra società”. Ambienti borghesi, addirittura opulenti, un’eleganza barocca, intrisa di simboli cattolici, su cui svettano delle creature misteriose, i mostri di Villa Palagonia, a pochi chilometri da Palermo e a cui si sovrappongono gufi e pipistrelli, come ne “Il sonno della ragione genera mostri” di Goya, tanto caro a Leonardo Sciascia. E’ una storia cruda, di indigesta realtà. Davanti alla quale, lo spettatore dovrebbe avere la percezione che tutto avvenga per la prima volta, in maniera imprevista, innanzi ai suoi occhi. Questo è il teatro che sogniamo: non recitato, ma vivo. Gli attori sono veri come le loro menzogne.
Info: info@teatropariolipeppinodefilippo.it botteghino tel. +39.06.807.30.40 fax. +39.06.807.30.41
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