Si è tenuta questa mattina a Napoli presso il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella la conferenza stampa della XVIII edizione del Pomigliano Jazz Festival. Gli “addetti ai lavori” capitanati dal direttore del Festival Onofrio Piccolo hanno presentato alla stampa il programma e gli eventi a cui sarà possibile prendere parte dal 15 al 22 settembre 2013. «Per il terzo anno consecutivo abbiamo utilizzato per il Festival la formula itinerante. – Ha precisato il direttore artistico. – Questo connubio è risultato vincente perché noi non siamo semplici organizzatori di concerti, bensì costruttori di un percorso musicale.»
Cinque le location d’eccezione di questa nuova edizione della kermesse: l’Anfiteatro Romano di Avella, la Villa Cappelli di Pollena Trocchia, il Palazzo Mediceo di Ottaviano, il Parco delle Acque di Pomigliano d’Arco e le Basiliche Paleocristiane di Cimitile. Onofrio Piccolo ha inoltre sottolineato come solo la giusta interazione tra questi luoghi di interesse storico e culturale e la buona musica riescano in maniera significativa a mutare positivamente il nostro territorio. Presenti alla conferenza 8 rappresentanti dei comuni che ospiteranno il festival insieme all’assessore regionale al turismo e ai beni culturali Pasquale Sommese: «Organizzare una manifestazione del genere non è un’impresa da poco. – Ha affermato l’assessore. – Tutte le istituzioni, però, in questo momento si stanno muovendo per investire nello sviluppo del nostro territorio. Non dobbiamo mai dimenticare che l’arte è il “petrolio pulito”, una riccheza senza la quale non potremmo andare avanti.»
Presente all’incontro, in rappresentanza degli artisti che si esibiranno durante la kermesse, il giovane talento napoletano Francesco Villani: «Ho seguito il Pomigliano Jazz fin dalla sua prima edizione e questa volta ci partecipo stando dall’altro lato del palco. Onofrio Piccolo mi aveva fatto una promessa lo scorso anno e l’ha mantenuta. La musica sta vivendo uno dei suoi periodi più bui e questa manifestazione è per tutti noi artisti una vera e propria oasi felice. Il Pomigliano Jazz è uno dei pochi festival seri in cui gli artisti vengono valorizzati sotto ogni punto di vista, anche in quello economico, cosa oramai più unica che rara. Sono veramente orgoglioso di poter dare a quest’edizione il mio contributo.»
L’edizione 2013 del festival non si ferma però solo alla valorizzazione della musica e del territorio. Durante tutta la durata della manifestazione in collaborazione con Slow Food e Ais Comuni Vesuviani sarà possibile prendere parte a interessanti degustazioni culinarie: ogni sera uno chef campano preparerà piatti tipici da abbinare ai vari concerti. Infine, come lo stesso direttore ha tenuto a precisare, questo nuovo anno segna l’avvio del progetto “Green Jazz”, finalizzato alla riduzione dell’impatto ambientale del festival. Salvaguardare gli ambienti del festival sarà una delle priorità di tutti gli organizzatori.
Ora non ci resta che aspettare il 15 settembre quando, ad aprire le danze nella location di Avella, troveremo il pianista Ludovico Einaudi.