Dopo l’enorme successo di Piano City Berlino 2010 e di Milano 2012 -2013 ad accogliere la festa del pianoforte più famosa d’Europa è adesso la capitale stessa dello strumento a corde più amato di tutti i tempi, Napoli.
L’originale format, infatti, farà risuonare tutti i pianoforti partenopei nei giorni 4, 5 e 6 ottobre 2013. Questa mattina, presso la Sala Giunta del Comune di Napoli si è tenuta la conferenza stampa nella quale i direttori artistici Dario Candela e Francesco D’Errico, insieme al promotore del festival Marco Napolitano, hanno illustrato il programma previsto per questo fine settimana.
«La maggior parte delle volte, purtroppo, si tende a dimenticare l’immensa cultura della scuola pianistica partenopea. Speriamo dunque che 200 pianisti, 40 concerti d’appartamento e 150 eventi riusciranno a riesplorare la gloriosa tradizione del pianoforte a Napoli.» Queste le parole con cui Marco Napolitano ha iniziato l’intervento di questa mattina.
Il direttore artistico della sezione classica, Dario Candela, ha invece sottolineato l’importanza di questo evento culturale: «Quella a cui stiamo per assistere non è una semplice manifestazione, ma un momento di stimolo intellettuale per gli stessi pianisti. Molti di loro collaboreranno durante i vari concerti, altri ancora hanno scritto opere per l’occasione. Tutto questo non passerà di certo inosservato.»
Francesco D’Errico, direttore della sezione jazz, ha ringraziato tutti i pianisti che interverranno alla manifestazione. «Siamo riusciti a concretizzare questo sogno grazie soprattutto al contributo gratuito di tutti i pianisti coinvolti. Grazie a tutti loro possiamo adesso confrontarci con un format di livello europeo. E’ mia premura sottolineare la loro immensa generosità in quanto tutti gli artisti hanno deciso di devolvere anche il piccolo contributo inizialmente previsto come rimborso spese per donare un pianoforte all’associazione onlus “A ruota libera”.»
D’Errico ha concluso il suo intervento riflettendo su come, nonostante da un lato sia impossibile non ammirare la grande generosità dei pianisti, dall’altro bisogna iniziare a chiedersi il perché categorie più ricche dei pianisti hanno avuto così tante difficoltà nell’essere più generosi.
«Nonostante le polemiche e le avversità – ha continuato Marco Napolitano – il dato che a noi interessa è che ci saranno nel giro di tre giorni 150 eventi, tutti di qualità. Ora non ci resta che aspettare la risposta della città che speriamo premi quelli che noi riteniamo essere già in partenza 150 successi, 150 dimostrazioni concrete di coraggio, forza e tenacia.»
La conferenza è finita con un ringraziamento speciale a uno dei partner più importanti della manifestazione: Greenpeace.
«Abbiamo deciso di dedicare due concerti alla campagna di Greenpeace. – ha spiegato Napolitano – Campagna finalizzata alla liberalizzazione dei 30 attivisti detenuti in Russia a seguito della protesta contro le trivellazioni petrolifere nell’Artico. Tra gli attivisti ricordo soprattutto il napoletano Christian D’Alessandro. Il nostro obiettivo con la musica è lo stesso di Greenpeace: manifestiamo per la salvaguardia dell’ambiente e soprattutto per la tutela della pace.»
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