Nell’ambito di Venezia a Napoli – il Cinema Esteso III edizione tenutosi dal 16 al 20 ottobre 2013, è stato proiettato al cinema Modernissimo il film Miss Violence di Alexanddros Avranas. Il film ha vinto il Leone d’argento per la miglior regia, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Themis Panou, il Premio per il miglior film europeo dell’area mediterranea. Miss Violence è di forte impatto emotivo e costringe lo spettatore ad alzare l’asticella di sopportazione visiva ed emotiva. Si sprofonda nella poltrona senza più ritorno se non direttamente alla fine, durante i titoli di coda. È la seconda opera di Avranas. Il suicidio di una ragazzina apre le porte e rivela ogni tipo di sfruttamento e di manipolazione che si compie all’interno di quel tragico sistema che è la famiglia. Themis Panou interpreta il nonno/padre-padrone, simbolo estremo di una società in crisi (non solo economica) e di un sistema sociale super fallimentare che in modo estenuante viene perpetrato. Repressioni portate al limite della tolleranza che sfociano in asettiche pulsioni animalesche senza amore né possibilità di perdono. Una famiglia, un paese che non sono più luoghi di protezione dal mondo ma solo un continuum di violenza e sopraffazione in cui il corpo è un viatico di dolore, uno strumento alla mercé di tutti e tutto, alla stessa stregua di una penna. Un corpo femminile che deve essere solo un serbatoio di sperma e un corpo maschile che deve solo “sfogare” senza esitazione, al primo accenno di erezione. Può, quindi, una crisi economica impoverire la morale umana? O avviene il contrario…
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