Se, normalmente, streghe, diavoli, vampiri e fantasmi incutono paura, il 31 ottobre pare che di colpo, chiunque acquisti coraggio ed arguzia verso il mondo delle tenebre! L’ultima notte di ottobre, infatti, si festeggia Halloween, una festa anglosassone, approvata, ormai, anche dai tradizionalisti, amanti del Made in Italy. La parola Halloween pare rappresenti una variante scozzese del nome completo All-Hallows-Eve, cioè la notte prima di Ognissanti.
Tanti sono i simboli rappresentativi della “macabra” festività. La zucca intagliata nella quale vengono poste delle candele, (Jack-o’- Lantern), ma anche diavoli, streghe, vampiri.i colori predominanti sono l’arancio ed il nero. Colori, secondo la leggenda, scelti a rappresentare la fine dell’estate e la mietitura, ed il nero dell’imminente inverno.
Lo sviluppo di oggetti e simboli associati ad Halloween nascondono antiche tradizioni. L’intaglio di jack-o’-lantern, (tipiche zucche nelle quali si intagliano volti spaventosi) risale alla tradizione di intagliare, originariamente, delle rape e farne delle lanterne per ricordare le anime bloccate nel Purgatorio.L’usanza di Halloween è legata alla famosa leggenda dell’irlandese Jack, un fabbro astuto, avaro e ubriacone, che un giorno al bar incontrò il diavolo.
A causa del suo stato d’ebbrezza, la sua anima era quasi nelle mani del diavolo, ma, astutamente, riuscì a far trasformare il diavolo in una moneta promettendogli la sua anima in cambio di un’ultima bevuta. Allora il diavolo gli promise che non si sarebbe preso la sua anima nei successivi dieci anni e Jack lo lasciò libero. Dieci anni dopo, il diavolo si presentò nuovamente e Jack gli chiese di raccogliere una mela da un albero prima di prendersi la sua anima. Al fine di impedire che il diavolo discendesse, il furbo Jack incise una croce sul tronco. Soltanto dopo un lungo battibecco i due giunsero ad un compromesso: in cambio della libertà, il diavolo avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack. A causa dei tanti peccati commessi in vita, quando jack morì, rifiutato dal paradiso e presentatosi all’Inferno, venne “cordialmente” scacciato dal demonio che gli ricordò il patto ed era ben felice di lasciarlo errare come anima tormentata. Ma, considerato il freddo e il buio, il demonio gli tirò un tizzone ardente (eterno in quanto proveniente dall’Inferno), che Jack posizionò all’interno di una rapa che aveva con sé. Cominciò da quel momento a girare senza tregua alla ricerca di un luogo di riposo sulla terra. Halloween sarebbe dunque il giorno nel quale Jack va a caccia di un rifugio. Da qui, nascerebbe l’usanza dei contadini di appendere una lanterna fuori dalla porta per indicare all’infelice anima che la loro casa non è posto per lui.
Negli ultimi anni, tuttavia, la festa di Halloween ha preso un carattere molto più consumistico e moderno. Quasi come il nostro tradizionale carnevale. Festeggiamenti che durano interi weekend sono ormai tipici in tutti gli stati di influenza anglofona. Così quindi in Stati Uniti, Irlanda, Australia e Regno unito, Halloween viene festeggiato come una “festa del costume“, dove party in maschera e festeggiamenti tematici superano il tipico valore tradizionale del “dolcetto o scherzetto”, per dar vita ad una nuova tradizione di divertimento, tipica di una gioventù cresciuta.
Ma anche in Italia, Halloween è un modo per riunirsi a far baldoria tra locali e strade cittadine. E anche sulla nostra tavola gli esperti del cake design e della buona cucina, nel “giorno dell’horror” non fanno mancare dolci gustosi ma dall’aspetto orripilante, dagli occhi insanguinati (Dolcetti tondi glassati e colorati a simulare l’iride arrossato) a simpatiche streghette gelato. Ma anche aperitivi con vermi (caramelle gommose) solidificati nelle comuni formine del ghiaccio o ragnatele in mostra sui tavoli ottenute con l’intreccio di gustose liquirizie.