Al teatro Diana di Napoli fino al 10 novembre va in scena “Uomo e Galantuomo” di Eduardo De Filippo. La scorsa estate, questa rappresentazione si è aggiudicata il Premio Camera di Commercio di Savona per la qualità della messa in scena e per l’interpretazione dei protagonisti. E, infatti, la regia di Alessandro D’Alatri e le performance soprattutto dei veterani Gianfelice Imparato e Giovanni Esposito, non deludono le aspettative.
Ciò che più colpisce lo spettatore fin dal primo atto è l’estrema energia e il puro divertimento che gli attori trasmettono dalla prima all’ultima battuta.
Ed ecco come, l’inevitabile confronto con Eduardo genera, come solo poche volte accade, paragoni vincenti. Ogni singolo attore in scena e dietro le quinte, infatti, si diverte e fa divertire il pubblico in sala. Il classico meccanismo della commedia degli equivoci fa il resto.
La rilettura di D’Alatri di quella che viene definita “la commedia più diverte del mostro sacro del teatro napoletano” permette a tutti gli artisti di esprimersi con garbo, onestà e coraggio.
A dominare il secondo e terzo atto, invece, è la follia che fa da filo rosso alla lunga scena di teatro nel teatro in cui il pubblico si ritrova ad assistere alle prove della compagnia “L’Eclettica” in cui la tipica battuta “‘nzerra chella porta!” stupisce e diverte esattamente come accadeva alla prima del 23 febbraio 1933.
Ciò che più convince, oltre alla bravura di tutti gli interpreti, è la fedeltà al testo originale. D’Alatri è riuscito a dimostrare come sia possibile rileggere in chiave attuale Eduardo senza stravolgerlo.
Ed ecco che l’operazione del regista ammalia epersuade lo spettatore, che trascorre tutto il tempo ad affezionarsi ai singoli personaggi e alle loro disavventure.
La rapprestazione supera le due ore, ma nessuno se ne accorge. “Uomo e Galantuomo” non è solo una farsa sulla pazzia (o presunta tale) né è semplicemente una commedia dal conciliante finale.
“Uomo e Galantuomo” è teatro autentico e senza tempo, l’esempio tangibile di come sia ancora possibile divertire qualsiasi fascia d’età senza bisogno di volgarità!
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