È in pieno svolgimento la sesta giornata della 72^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e, tra le pellicole in corsa per l’ambito Leone d’Oro, sono state presentate “The Endless River” di Oliver Hermanus (racconto di una difficile storia d’amore con Nicolas Duvauchelle e Crystal-Donna Roberts) e “Rabin, The Last Day” di Amos Gitai (il film sull’assassinio a Tel Aviv del primo ministro Yitzhak Rabin).
Al Palabiennale invece, nella sezione Orizzonti, sono state riproposte due delle pellicole di maggiore successo della giornata di ieri: il mockumentary (falso documentario) satirico sull’antisemitismo “Pecore in erba” – diretto dal giovane Alberto Caviglia e con protagonista Davide Giordano – e “Man Down” di Dito Montiel con Shia LaBeouf (presente al Lido con il regista), Kate Mara, Jai Courtney e Gary Oldman.
Grande ospite a Venezia 72 il premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk, sbarcato quest’oggi in laguna per presentare – in occasione delle Giornate degli Autori – “Innocence of Memories – Orhan Pamuk’s Museum and Istanbul”, il film da lui narrato e diretto da Grant Gee.
Protagonista della serata sarà invece “Non Essere Cattivo”, il film postumo di Claudio Caligari – prodotto e ultimato dall’amico Valerio Mastandrea – che verrà proiettato questa sera in Sala Grande. L’attesa pellicola fuori concorso con protagonisti Luca Marinelli e Alessandro Borghi, racconta di Vittorio e Cesare, due ragazzi poco più che ventenni, due “fratelli di vita” ma con anime molto diverse…
Venezia 72 proseguirà domani – martedì 8 settembre – con la consegna del Leone d’Oro alla carriera al regista francese Bertrand Tavernier, su proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera e del Cda della Biennale Paolo Baratta. Nella presentazione della sua proposta Barbera esprime la motivazione del premio sottolineando che “Tavernier è anche un appassionato critico cinematografico, caratterizzato da un spiccato gusto antiaccademico e da una predilezione per la scoperta e la rivalutazione di artisti sconosciuti. Talento messo a frutto in testi memorabili che costituiscono opera di riferimento per chiunque voglia ripercorre la storia del cinema francese, americano e italiano in particolare, con l’aiuto dello sguardo raffinato e non convenzionale di un cinefilo che rifugge ogni tentazione dogmatica, facendo prova di un’apertura di spirito, di una curiosità e di una larghezza di vedute inconsuete”.