«Se non avessi attraversato le tenebre forse non sarei diventata la persona che sono oggi, forse non avrei capito che la filosofia è soprattutto un modo per raccontare la finitezza e la gioia». Citazione di forte sensibilità, di Michela Marzano, docente di filosofia, scrittrice, nonché una delle donne maggiormente impegnate nel settore delle pari opportunità; Una grande attivista di iniziative per la prevenzione contro un fenomeno tristemente diffuso: il femminicidio, che vede il soggetto femminile sempre più esposto ad atti di violenza. Abbiamo scelto questo punto di partenza perché la brutalità passionale, che si genera da amori distorti, da un possesso malato, non si può sconfiggere, però si può combattere, prevenire, soprattutto educare.
È l’educazione, l’aspetto chiave; ognuno di noi è libero di far crescere la propria dignità e sin da piccoli bisogna essere formati a questo contenuto. La persona non ha un prezzo ed il proprio valore è interiore e non finalizzato. L’educazione deve pertanto condurci alla ridefinizione degli strumenti di cultura, ad una rivoluzione della formazione scolastica, affinchè la donna possa crescere con la chiara idea che non deve differenziare la dipendenza dall’uomo da quella che può avere rispetto ad altri suoi simili. Ciò vuol dire che dipendere non è in alcun modo inteso come sinonimo di assoggettamento, quest’ultimo rende schiavi, mentre un legame, di qualsiasi natura esso sia, deve necessariamente fondarsi sulla complicità reciproca, sul rispetto. Unicamente così la donna riuscirà a far valere la sua libertà, escludendo ogni tipo di relazione d’amore che possa implicare una dominazione violenta.
In occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza di genere, che vede impegnate molteplici campagne e progetti ad ampio raggio, noi abbiamo voluto in questo modo, rendere visibilità alla difesa dal femminicidio, partendo da un lavoro di filosofia morale, indicatopoc’anzi, fino ad arrivareall’impegno che vede coinvolte in questa giornata, milioni di donne, pronte a scendere in piazza, a muovere il proprio corpo a tutela di se stesse, della loro integrità; non solo, anche i protagonisti dello spettacolo, stanno sostenendo le iniziative con numerose idee,come nel caso del video girato da Ambra Angiolini, Sabrina Impacciatore, Vanessa Incontrada. “Lella”, (http://youtu.be/33RVSjQsgXo) questo è il titolo del videoclip musicato dall’ Orchestraccia, che già da settimane,in circolo tra i media, sta riscuotendo una forte impennata. Un lavoro di grande monito,in difesa di un fenomeno, dove si tenta di accendere luci sulle ombre.