Si è tenuta ieri, 3 dicembre 2013, al cinema teatro La Perla di Napoli la conferenza stampa del film “Malanapoli – La ventunesima stella”.
Presenti alla conferenza e alla prima del film, quasi tutto il cast del film di Enzo Morzillo.
«Siamo tutti molto emozionati: questa è la concretizzazione di una bellissima avventura. – ha spiegato l’attore e produttore Antonio Ciccone. – Recitare e produrre è sicuramente più difficile, ma accanto a me c’è stato un cast eccezionale.»
A parlare è stata poi la moglie di Ciccone, Valentina Petrillo: «Nel film vengono citate due morti che hanno segnato la storia di Napoli: quella di Annalisa Durante, uccisa per sbaglio e quella di Teresa Buonocore, assassinata per aver avuto il coraggio di accusare lo stupratore della figlia. Ecco che in questa pellicola noi vogliamo mettere in risalto le varie facce della camorra, raccontando inoltre una storia d’amore molto particolare e intensa.»
Intervengono prima della proiezione del film gli attori Michele Cantalupo, Benito Gaudino Raimo e Rosa Rongone che spiegano come “Malanapoli” sia un lavoro fuori da qualsiasi schema.
Antonio Ciccone spiega inoltre che, per il momento, la pellicola verrà distribuita solo in cinque copie: «Questo progetto è un esperimento, vedremo come risponderà il pubblico e poi ci regoleremo di conseguenza.»
Poche le parole da parte di cast e produttori: sono tutti impazienti vedere e far vedere il lavoro a cui hanno dedicato tutto il loro tempo e la loro passione.
Chiunque fosse presente ieri mattina, si sarà reso conto dell’aria particolare che si respirava in sala.
Non tutti gli attori avevano visto il film nella sua fase finale di montaggio, per cui ogni scena era una vera e propria scoperta.
E così, mentre sullo schermo si è potuto ammirare la professionalità e bravura di ogni singolo attore, al La Perla era di scena la complicità degli attori, che commentavano e apprezzavano con grande sincerità alcune scene particolarmente intense, le varie interpretazioni, i primi piani, la musica di Carmine Liberati col brano cantato da Mirko Pastore, la fotografia e sequenza di ogni scena.
Questi commenti sussurrati, gli applausi spontanei di questo pubblico fatto di attori è stata la vera conferenza stampa. La storia del boss Antonio Matera e della sua doppia vita tra clan e famiglia ha fatto il resto.
Come aveva già detto Antonio Ciccone, questo film dispone solo di cinque copie e non verrà quindi proiettato in tutte le sale.
Per una volta però, credo valga la pena cercare il cinema in cui il film è proiettato. “Malanapoli”, infatti, non è solo un’ottima pellicola, ma un’opportunità. Un’opportunità di riscatto, un’opportunità di libertà.
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