Ha scritto brani con e per artisti nazionali ed internazionali quali Elisa, Irene Fornaciari, Valerio Scanu, Francesca Michielin, Ed Sheeran, Gavin De Graw e Sergio Dalma. Ora Mario Cianchi, il giovane cantautore di Arezzo che lo scorso 18 novembre ha pubblicato su etichetta Pirames International il suo EP d’esordio Com’era in origine è pronto al grande salto da solista.
I nuovi brani cantati da lui sono prodotti artisticamente da Daniele Grasso, l’artista catanese conosciuto nel panorama indie italiano per le sue collaborazioni con Diego mancino e Afterhours. Ora il suo pezzo Di questi tempi sarà portato di fronte alla Commissione Musicale del 64° Festival della Canzone Italiana incaricata di selezionare fra i 60 finalisti i 6 artisti che parteciperanno al Festival nella sezione Nuove Proposte.
Racconta Mario: «Quando me lo hanno comunicato non mi sembrava vero. Sapere che la mia canzone è stata notata fra centinaia di proposte è veramente una grande emozione. Certo, questo è solo il primo passo ma vorrei davvero ringraziare la Commissione Musicale per avermi dato questa fantastica opportunità. Farò del mio meglio per dare tutto me stesso durante l’audizione».
Del titolo del suo ep, che potrebbe fargli da apripista al palco dell’Ariston, dice: «Spesso facciamo fatica a renderci conto di cosa sia veramente importante e cosa no, perdiamo lucidità e ci mettiamo a rincorrere cose che luccicano ma che in fondo hanno pochissimo valore. Alle volte questo ci trascina in crisi profonde. Passiamo il nostro tempo a cercare di accumulare quando forse basterebbe privarsi di qualcosa per viaggiare più leggeri e vivere una vita migliore. Per questo ho voluto un titolo che rimandasse all’essenziale, al ritorno alle origini».
Sul suo stile di scrittura, che gli è valso collaborazioni con artisti giovani che hanno sicuramente avuto la ribalta prima di lui invece, spiega: «Tutte le situazioni personali si riversano e influiscono su quello che scrivo. L’ispirazione me la danno gli stati d’animo. Così è nato il titolo Com’era in origine, un racconto sulle involuzioni che fanno che coppie col passare del tempo, quando ci si perde, ci si dimentica quello che si era all’inizio. Sicuramente alla spensieratezza subentrano i pensieri e la passione pura che caratterizza l’inizio dei rapporti va sfumando. Ogni tanto bisognerebbe fermarsi e dire: cosa sto inseguendo? Sto trascurando alcune cose a scapito di cose più superficiali?».
Mercoledì 11 Dicembre Mario presenterà il suo lavoro dal vivo a Milano alle ore 19:30 al locale Vinile, Via Tadino 17 .