È disponibile da ieri solo sulle piattaforme digitali una raccolta di 12 tracce di Ludovico Einaudi dal titolo “12 Songs From Home” su Decca Records e che presenta la copertina disegnata dal compositore stesso. Registrata a casa sul suo pianoforte verticale durante il lockdown, questa pubblicazione arriva dopo una serie di live steams che sono stati visti da migliaia di persone sulla sua pagina Instagram.
Ecco la tracklist: A Sense of Symmetry, Oltremare, Berlin Song, Tu sei, Elegy for the Arctic,Ascent (progetto Seven Days Walking 208), Gravity, Nuvole Bianche(2004), Le Onde, High Heels, The Earth Prelude, Walk.
Ludovico Einaudi spiega così il suo progetto: «Ho registrato 12 Song From Home tra marzo e aprile 2020. A marzo ho incominciato a suonare regolarmente sui miei canali social dei concerti. Accendere il telefono per connettermi con il resto del mondo per trenta, quaranta minuti è stata un’alternativa intima al tour primaverile che purtroppo ho dovuto rimandare. Questo album rappresenta un ricordo di questi concerti a casa, il mio ricordo di questo periodo, di un’atmosfera strana e nuova che difficilmente dimenticheremo».
La musica di Ludovico Einaudi è una cascata di note pura e cristallina che apre il cuore alla gioia e alla speranza. Ascoltarla significa riconciliarsi con il mondo e con l’umanità intera perché infonde serenità. Siamo portati a dialogare con la natura e ad entrare in un mondo affascinante fatto di sogni, emozioni, calore, energia.
Come la copertina rappresenta una casa con soli cinque tratti di matita nera e la scritta home e tuttavia riesce ad evocare il mondo dei nostri affetti più cari e ci protegge, così la musica di Ludovico Einaudi con la sua complessa semplicità ci trasporta in una dimensione fatta di armonia dove ciascuno di noi si sente parte vibrante di un Universo misterioso ed affascinante.
Ludovico Einaudi non ha bisogno di grandi presentazioni. Compositore e pianista di fama internazionale ha saputo coniugare la complessità e la profondità della musica classica con l’immediatezza di quella moderna in un mix di suoni e armonie riconoscibilissime. Ha coniato uno stile tutto suo, particolare e la sua musica appartiene ad una dimensione spazio-temporale indefinita e per questo eterna.
Torinese, classe 1955, formatosi al Conservatorio di Milano sotto la guida di Luciano Berio, ha dovuto oltrepassare la quarantina per raggiungere il meritato successo.
Era il lontano 1996 quando il suo concept-album Le Onde, ispirato all’omonimo romanzo di Virginia Woolf, si impose all’attenzione di pubblico e critica. Da quel momento Ludovico Einaudi non si è più fermato componendo musiche da film (Fuori dal mondo e Luce dei miei occhi di Piero Piccioni, Zivago di Giacomo Campiotti, Sotto falso nome di Roberto Andò, Quasi amici di Olivier Nakache ed Eric Toledano che gli è valso il prestigioso riconoscimento di Cavaliere delle Arti del cinema francese) ed esibendosi nei più famosi teatri. L’uscita di ogni suo album rappresenta un evento a cui fanno seguito concerti che registrano sold out.
Ludovico Einaudi è altresì famoso per le sue campagne di sensibilizzazione per la tutela del pianeta Terra, promosse da Greenpeace. Memorabile la sua esibizione del brano Elegy for the Arctic su una piattaforma galleggiante tra i ghiacci del Mar Glaciale Artico, di fronte al Wahelenbergbeen, presso le isole Svalbard in Norvegia.